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I dati sul supporto economico per Covid-19 bocciano l'Italia

L'emergenza Covid rischia presto di trasformarsi da sanitaria ad economica, specialmente nei paesi a corto di risorse e liquidità e dove le rigide misure di lockdown stanno per mostrare i loro effetti collaterali.
Uno di questi è l'Italia, uno dei paesi europei in assoluto più colpito dalla pandemia e con i tassi di mortalità più alti insieme a Belgio, Spagna, UK e Francia. Rispetto a questi paesi, però, la nostra penisola rischia di risentire molto di più dei danni economici e sociali del Lockdown, questo perché lo stato non si sta dimostrando capace di dare adeguato supporto economico ai cittadini. 
Si è analizzata la sezione Policy Responses to the Coronavirus Pandemic sul sito ourworldindata.org (https://ourworldindata.org/policy-responses-covid), in particolare le "chart maps" relative a "income support" e "debt and contract relief".
La mappa income support mostra l'intervento dei governi europei nel coprire i salari, o comunque fornire un altro tipo di supporto economico diretto ai lavoratori che hanno perso il lavoro o che non possono o non hanno potuto lavorare a causa dell'emergenza.














Come si può notare, i paesi europei maggiormente colpiti dalla pandemia hanno messo in campo forti interventi atti a coprire più del 50% del salario perso dai lavoratori; questo, purtroppo, non è avvenuto in Italia, che ha coperto meno del 50% del salario perso, al pari di Portogallo, Grecia, Slovenia, Ungheria, Serbia, Finlandia, Paesi comunque colpiti molto meno dalla pandemia e in cui i danni al settore del turismo saranno più limitati. In questa mappa si nota anche che ci sono paesi che non hanno attuato alcun intervento, quali Russia ed Estonia. Bisogna dire che i paesi colpiti duramente come l'Italia hanno tutti raggiunto l'obiettivo di coprire più del 50% del salario perso dai lavoratori, persino la Spagna ci è riuscita.
La situazione italiana non migliora nemmeno per la mappa debt and contract relief, che mostra gli interventi del governo atti a congelare le obbligazioni finanziarie dei cittadini, come ad esempio bloccare il pagamento di interessi sui prestiti e vietare gli sfratti.














Come nella mappa precedente sull'income support, anche in questa è possibile fare scorrere il tempo a partire dal 01/01/2020 e osservare le misure dei vari stati nel corso del tempo. Anche in questo caso le misure attuate dal governo italiano sono sempre state definite "narrow relief", letteralmente "sollievo stretto", ossia ci sono stati degli interventi, ma non estesi a tutti e piuttosto limitati. Anche in questo caso si nota che Belgio, UK, Francia e persino Spagna hanno attualmente in campo misure di "broad relief", ovvero "sollievo ampio", quindi misure estese a tutti. La Germania, che ha attualmente misure definite narrow relief, ha messo in campo nel corso dell'emergenza anche le misure broad relief. 
Per questo aspetto bisogna andare in Bielorussia e Finlandia per trovare supporti peggiori dei nostri; bisogna dire, però, che questi due paesi sono stati danneggiati molto meno dalla pandemia poiché non hanno mai attuato il lockdown (Bielorussia) o hanno attuato restrizioni per un periodo di tempo molto limitato (Finlandia), riuscendo comunque a contenere la mortalità del Covid. 
Sarebbe quindi auspicabile un intervento molto più deciso del governo italiano sulle misure di supporto economico sulla scia dei paesi vicini e simili al nostro, come Francia, Spagna, UK, Germania.





















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